HO SEMPRE PENSATO CHE DIO FOSSE DONNA.

2018, fotografia 120x120 e installazione dimensioni variabili.

STAND UP FOR AFRICA a cura di Hymmo art lab e Pietro Gaglianò.

 

L’incontro tra Marina Arienzale e le aree culturali con cui entra in contatto è il punto di partenza per la maggior parte dei suoi progetti, svolti come indagini personali per registrare e a volte interiorizzare condizioni di alterità. In questo modo nasce il lavoro (realizzato con l’artista nigeriano Peace Alufokhai) sul concetto arcaico della madre:

Ho sempre pensato che Dio fosse donna riassume il rapporto di ogni essere vivente con la forza generatrice e protettiva della femminilità. Nella foto un gesto di cura tra due generazioni, la madre e la nonna dell’artista, sintetizza un sentimento di appartenenza che non ha niente di territoriale.
Pietro Gaglianò

Marina Arienzale’s meeting with new cultural areas is often the sparking point of her projects, her work is often meant to interiorise something external and unknown. Arienzale’s work on the archaic mother concept Ho sempre pensato che Dio fosse donna (with the Nigerian artist Peace Alufokhai) was also born this way. The work signifies every living being relationship with feminine generative and protective power. In the picture a caring gesture between generations, the artist’s mother and grandmother, synthesises a kind of belonging that is far from being territorial.
Pietro Gaglianò


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