TENERIFE, 2020
4 immagini digitali
video, 15’16’’

(Azione: 180 min.)

 

Marina Arienzale (Firenze, 1984) esplora il rapporto tra singolo e società mettendo in primo piano il corpo. La formazione da fotografa e la propensione per espressioni della body art la aiutano ad agire secondo un doppio registro di soggettività e oggettività che porta le sue opere a connotarsi come potenti metafore delle leggi che definiscono le relazioni umane e la costruzione dell’identità personale.

Per Casa Masaccio Lab, Arienzale ha pensato ad un nuovo progetto che a partire dal vissuto personale si carica di valenze esistenziali, senza mancare di un irriverente racconto delle modalità di massificazione e riduzione di significati degli oggetti nell’economia di mercato e nel turismo di massa. La serie fotografica “TENERIFE” documenta i momenti dell’azione di riacquisizione di funzionalità di un boomerang, ridotto a mero souvernir da sovraccariche decorazioni decontestualizzanti. L’oggetto, un dono di un amico ritrovato, viene spogliato dalle superfetazioni in un’azione dalla durata di 180 minuti, raccolta in un video documentativo, e rivelato nell’essenza dalla sua traccia nella polvere del superfluo.

Arienzale racconta: “Nella vita tutto quello con cui veniamo in contatto si accumula, si depone nella nostra mente e diventa materia. La stessa cosa accade con il nostro corpo. In ‘TENERIFE’ il boomerang acquisisce valore simbolico di corpo. L’oggetto in questo momento rappresenta un souvenir, nel tempo ha subito una trasformazione e in questa mutazione soccombe la sua caratteristica principale: da strumento di caccia e gioco passa a svolgere una funzione puramente ornamentale. Il peso della materia accumulata ne impedisce il volo, lo porta a perdere la sua abilità, lo rende disfunzionale e allo stesso tempo apre infinite immagini legate al concetto di turismo di massa. Questo boomerang mi fu regalato da un amico lo scorso anno, per il mio trentacinquesimo compleanno. A causa di alcuni eventi ci eravamo allontanati. Probabilmente non ne capii a pieno il significato, cosa voleva dirmi quella persona attraverso quell’oggetto? Sicuramente non si riferiva all’isola, non siamo mai stati a Tenerife insieme. In ogni caso era un oggetto con una sua storia.
Questo gesto racchiudeva un’intenzione?

[Intenzione: “Orientamento della coscienza verso il compimento di un’azione, direzione della volontà verso un determinato fine; può indicare semplicemente il proposito e il desiderio di raggiungere il fine, senza una volontà chiaramente determinata e senza la corrispondente deliberazione di operare per conseguirlo”.]
SERENA TRINCHERO

Marina Arienzale, TENERIFE, 2020
4 immagini digitali
video, 15’16’’ (Azione: 180 min.)

Casa Masaccio Centro per l'Arte Contemporanea

Marina Arienzale, TENERIFE, 2020 Video, 15’16’’ (Azione: 180 min.)

 
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