LE ACùA
2025_GAGGIO MONTANO
A cura di RURALIS
Due targhe situate nel punto più alto e simbolico del paese, due targhe incise con i racconti e i pensieri raccolti durante gli incontri con gli abitanti più giovani del luogo (10/13). Due targhe sovrastate da vetri colorati, con immagini del mare all’alba e al tramonto. Dietro, se si osserva bene si scorgono i pensieri, quelli che si cancellano quando ci si perde ad osservare l’orizzonte del mare o la montagna vista da quassù. In alto, dove può far paura, dove l’orizzonte si espande e ci fa sentire liberi.
Chissà se fra vent'anni si leggeranno ancora.
Qua a Gaggio Montano, nell'Appennino bolognese, si erge un faro, ma non è il tipico faro costiero. È un monumento ai caduti delle due guerre mondiali.
La stratificazione della storia sia a livello geologico che comunitario ha lavorato su questo spazio trasformandolo più volte nel passare degli anni. L'interazione con le persone, specialmente le nuove generazioni, ha trasformato il suo significato: da luogo di memoria, è diventato uno spazio in cui le storie e i sogni si intrecciano, trasformandolo da un simbolo di ricordo a un centro di immaginazione.
La sua insolita presenza in un contesto montano, ha evocato nel tempo, un’affascinante immaginario marino, rafforzato dalla presenza locale di una roccia ofiolitica. Questa roccia di origine marina, unica nella zona, è la testimonianza di un passato remoto in cui anche questa terra era sommersa dalle onde.
l'installazione, con le due targhe, vuole agire come un ponte simbolico che unisce la stabilità della montagna all'immensità del mare, richiamando storie di esplorazione e nuove frontiere, tramandate di generazione in generazione.
LE ACùA
2025_GAGGIO MONTANO
A cura di RURALIS
Two plaques located at the highest and most symbolic point of the village, two plaques engraved with stories and thoughts gathered during meetings with the youngest inhabitants of the village (10/13). Two plaques surmounted by coloured glass, with images of the sea at dawn and dusk. Behind them, if you look closely, you can see the thoughts, the ones that fade away when you lose yourself gazing at the horizon of the sea or the mountains seen from up here. High up, where it can be scary, where the horizon expands and makes us feel free.
Who knows if they will still be legible in twenty years' time.
Here in Gaggio Montano, in the Bolognese Apennines, stands a lighthouse, but it is not a typical coastal lighthouse. It is a monument to those who fell in the two world wars.
The stratification of history, both geologically and communally, has worked on this space, transforming it several times over the years. Interaction with people, especially the younger generations, has transformed its meaning: from a place of memory, it has become a space where stories and dreams intertwine, transforming it from a symbol of remembrance to a centre of imagination.
Its unusual presence in a mountainous context has evoked, over time, a fascinating marine imagery, reinforced by the local presence of an ophiolitic rock. This rock of marine origin, unique in the area, is evidence of a distant past when this land was also submerged by the waves.
The installation, with its two plaques, aims to act as a symbolic bridge.
L’artista Marina Arienzale ha guidato ragazze e ragazzi dell’IC Salvo D’Acquisto in un percorso speciale tra movimento, ascolto e scrittura creativa, esplorando il legame profondo tra corpo, emozioni e territorio.
Da questo lavoro nasce l’istallazione "𝐿𝐸𝐴𝐶𝑢̀𝐴": due targhe sovrastate da vetri colorati, con immagini del mare all’alba e al tramonto, incise con pensieri e racconti dei partecipanti. Dietro ogni vetro si nascondono riflessioni che emergono solo quando ci si perde a osservare l’orizzonte del mare o la montagna dall’alto.
Situato sul 𝐅𝐚𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐂𝐚𝐝𝐮𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐧𝐚, simbolo storico di Gaggio Montano, il progetto trasforma un luogo di memoria in uno spazio di sogni, esplorazione e relazione comunitaria. L’installazione diventa un ponte tra la solidità della montagna e l’immensità del mare, intrecciando storia, natura e immaginazione.
Artist Marina Arienzale guided the students of IC Salvo D'Acquisto on a special journey through movement, listening and creative writing, exploring the deep connection between body, emotions and territory. This work gave rise to the installation “𝐿𝐸𝐴𝐶𝑢̀𝐴”: two plaques topped with coloured glass, with images of the sea at sunrise and sunset, engraved with the thoughts and stories of the participants. Behind each piece of glass lie reflections that emerge only when one loses oneself in observing the horizon of the sea or the mountains from above. Located on the 𝐅𝐚𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐂𝐚𝐝𝐮𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐧𝐚, a historic symbol of Gaggio Montano, the project transforms a place of memory into a space for dreams, exploration and community relations. The installation becomes a bridge between the solidity of the mountain and the immensity of the sea, intertwining history, nature and imagination.
Progetto PNRR - Finanziato dall'UE - Next Generation EU
Progetto CLoSER Comunità Locale Sostenibile Ecologica e Rurale - M2 C1 I 3.2 - Green Community dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese