OH EL SINNI

A CIELO APERTO
LATRONICO
A CURA DI PASQUALE CAMPANELLA

Anno
2024/2025

dettaglio dell'opera OH EL SINNI dell'artista Marina Arienzale, incisione su pietra della scritta SINNI scavata sulla pietra calcarea

ASSOCIAZIONE CULTURALE VINCENZO DE LUCA-APS

 

 

Marina Arienzale

HO EL S/NNI

a cura di Pasquale Campanella

 

 

HO EL SINNI si concretizza come un dispositivo di pietra locale inserito in uno spazio specifico del paese, da vivere e agire.

 

L'artista ha iniziato la sua ricerca a Latronico nel 2024, focalizzando il suo interesse sulla presenza della montagna e sullo scambio costante che avviene nella vita del paese con essa.​ Molti sono i racconti riportati all'artista: dall'immagine del Gigante che dorme alla Guida galattica per arpisti realizzata da una comitiva che frequenta la montagna, alle zone dove trovare funghi, ai racconti di alberi e luoghi speciali per le persone, al lavoro che molti svolgono nelle terre alte. Il Monte Alpi è sempre presente, vera e propria "personalità" che abita il territorio e ha un ruolo centrale nell'immaginario della gente, incarnando il mistero e l'alterità, ma anche il desiderio di salire, superare, contemplare.

 

Dopo numerosi sopralluoghi, Marina Arienzale ha realizzato un programma diffuso di eventi condivisi con la comunità, performance collettive e laboratori con gli studenti del LiceoScientifico IISF De Sarlo-De Lorenzo di Latronico. Dagli incontri con gli studenti è emerso il luogo dove inserire il dispositivo in pietra: il crinale di via Calvario da cui si vedono il Monte Alpi e il Pollino, un panorama a trecentosessanta gradi, una vista in due direzioni opposte che agisce come un punto di riferimento di primaria importanza. Una posizione unica di informazioni visive e spaziali che si attivano sostando sul dispositivo, rafforzando sia la nostra percezione del corpo nello spazio sia la nostra capacità di costruire una mappa mentale del territorio circostante.

L'artista ha cercato un dialogo diretto con la montagna, non come paesaggio da rappresentare ma come corpo vivo e presenza da ascoltare. Parlare alla monta­ gna diventa una metafora che interpreta la volontà di adottare un punto di vista alternativo rispetto al nostro contesto sociale, portando a riflettere anche sull'importanza della biodiversità. Inoltre, la creazione del dispositivo in pietra offre la possibilità a chiunque di poter dialogare con la montagna e vivere il luogo cogliendone aspetti inediti, sollecitandone il "sentire". Non si tratta più solo di guardare ma di attivare il corpo nella sua complessità, per recuperare con la memoria e l'immaginario condiviso il senso di autonomia e azione nello spazio pubblico.

Durante l'inaugurazione, l'artista ha accompagnato piccoli gruppi di persone al dispositivo-pietra di HO EL SINNI, per un'attivazione guidata in cui far emergere il suo potere immaginifico, come un rito arcaico di trasformazione.

Pietra grigia di Latronico con lettere incise, Grey Latronico stone featuring engraved letters dimensioni cm 180x140. Dispositivo ambientale site-specific installato nella zona dei Calanchi.
Site-specific environmental installation in the Calanchi area.

vista laterale della pietra con inciso sopra la scritta OH EL SINNI e visuale di sfondo sul monte Alpi
pietra appoggiata sul crinale della montagna da dove si apre un paesaggio montano (vista Monte Alpi) non antropizzato
Indietro
Indietro

Workshop